Il dominio è un nome alfabetico che identifica uno spazio di un server Internet.
Il nome di dominio può essere definito secondo lo standard IPS (più utilizzato perché facilmente memorizzabile) oppure OSI (più complesso). Al dominio è abbinato un indirizzo IP numerico utilizzato per il trasferimento dei dati mentre la traduzione è affidata al DNS.
Il nome di dominio è diviso in tre parti:
Per feedback (feed = nutrire, alimentare e back = indietro) si intende un ritorno di informazione che serve ad agevolare l’apprendimento.
Quando si parla di Internet e di rete questo termine si rafforza di significato: il {tooltip}web 2.0{end-texte}{article web20}{text}{/article}{end-tooltip} è pieno di strumenti che consentono di avere un ritorno (una risposta, una reclame, un complimento) da parte degli utenti quando visitano un sito.
Questo perché il web è interattivo e meritocratico, un luogo virtuale dove ognuno può partecipare a una discussione e dire la propria opinione. In un’ottica di web marketing, il feedback dell’utente (e quindi del cliente, effettivo o potenziale) è fondamentale per capire, in tempi brevi, se l’offerta dell’azienda è coerente con i bisogni effettivi del cliente e di conseguenza, intervenire tempestivamente a seconda delle soddisfazioni/insoddisfazioni relative a un prodotto o un servizio, emerse dai forum, dalle mailing list o dai gruppi di discussione.
La struttura standard del sito è impostata sul seguente menu:
L’aggiornamento è vitale per il successo del tuo sito. Ecco alcuni esempi di contenuti che potresti aggiornare:
Per indicizzazione si intende l’inserimento di un sito web nel database di un Motore di ricerca, mediante l’uso di apposite parole-chiave. L’indicizzazione di un sito internet è il momento in cui il sito viene riconosciuto dai motori di ricerca e quindi compare nelle loro pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti web.
Diversa cosa è il posizionamento, che è invece un’azione volta a determinare che un sito compaia in una specifica posizione nelle pagine di risposta dei motori (cioè nelle prime posizioni).
I motori di ricerca permettono di trovare una pagina web che contiene la parola, o le parole, che l’utente ha utilizzato per cercare un argomento di nostro interesse.
Dopo aver inserito la parola chiave e avviato la ricerca, il motore visualizzerà un elenco di siti che contengono le parole digitate e quindi un testo indicizzato nel quale è possibile trovare quello che interessa leggere. A differenza dei motori di ricerca, le directory (che molti paragonano ai motori di ricerca) sono delle raccolte di siti web che qualcuno ha catalogato in ordine di appartenenza ad una specifica tipologia di argomento trattato.
Diversamente,i motori di ricerca operano una continua ricerca in tutto il web e indipendentemente da qualità e dimensioni del sito, inseriscono nei propri elenchi una grande mole di indirizzi che possono essere stati trovati sia per “caso” che proposti da un qualsiasi utente. Ovviamente, col trascorrere degli anni, si è cercato di limitare quanto più possibile la presenza di siti inutili o di scarsa qualità all’interno delle pagine dei motori. Per questo sono stati studiati algoritmi che riescono a compiere un’analisi delle pagine e indicizzare solo quelle di buona qualità. Tra i più famosi motori di ricerca, vi sono Google, Yahoo, Virgilio.
Con il termine ottimizzazione si indica l’attività di strutturazione dei contenuti delle pagine web di un sito, allo scopo di facilitarne la lettura da parte dei motori di ricerca.
È una procedura per migliorare il testo e la tecnica presente in una pagina web. In questo modo si avvantaggia il lavoro dello spider che rileva più facilmente la pagina e la indicizza meglio e in meno tempo. L’ottimizzazione di un sito è funzionale al suo posizionamento nelle pagine di risposta dei motori, che a sua volta è funzionale alla visibilità dei prodotti/servizi venduti. La figura professionale specializzata in ottimizzazione è il S.E.O. (Search Engine Optimization, ottimizzatore per i motori di ricerca).
Con il termine posizionamento s’intende l’acquisizione di visibilità tra i risultati dei motori di ricerca. Più specificamente, è l’operazione attraverso la quale il sito viene ottimizzato per comparire nei risultati in una posizione il più possibile favorevole e rilevante.
Le pagine di risposta (S.E.R.P.) di una ricerca online ospitano sia risultati veri e propri (siti ben ottimizzati), sia inserzioni a pagamento (“pay per click” o "sponsored links").
La locuzione inglese Search Engine Results Page (abbreviata in S.E.R.P.) significa “pagina dei risultati del motore di ricerca”. Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore ottiene come risposta un elenco ordinato.
Obiettivo di un’efficace strategia di web marketing è rendere visibile il proprio sito nei primi posti della SERP in modo da poter aumentare i click effettuati, le visite sul sito da parte degli utenti e di conseguenza, estendere il proprio business.
Lo spider è un software completamente automatico che effettua una ricerca in tutto il web dei siti di qualità che possono essere inclusi e indicizzati nella grande lista dei motori di ricerca. La sua considerazione è di primaria importanza per mantenere la propria posizione in quanto influenza la variazione delle tecniche di posizionamento. Il cambiamento, infatti, è legato unicamente agli spider, sono solo loro a cambiare le regole del gioco e a obbligare i webmaster a modificare le tecniche di posizionamento. Agli spider piacciono la costanza, l’equilibrio e l’affidabilità, tutte cose che richiedono tempo, impegno e onestà, sia nella realizzazione del sito che nella sua divulgazione e pubblicizzazione.
Cosa preferiscono gli spider: testi, parole chiave, popolarità del sito.
I testi sono il principale motivo per il quale un sito viene posizionato meglio di un altro. Realizzare testi originali (non copiati) e di qualità farà certamente posizionare immediatamente la pagine sui più grandi motori di ricerca nel giro di 3-4 giorni. Lo stesso algoritmo valuterà in che posizione sistemarle, tenendo presente che se l’argomento trattato è già stato affrontato da molti altri siti, sarà più difficile raggiungere livelli eccelsi nella classifica del motore.
Le parole chiave posizionate all’interno del testo (preferibilmente all’inizio e alla fine) permettono all’algoritmo di intuire il tema trattato e consentono all’utente di trovare più facilmente il testo.
La popolarità del sito è uno dei fattori fondamentali per un buon posizionamento dato che viene determinato dal numero di link sparsi nel web che rimandano alle sue pagine. Più saranno i link sparsi nel web più il sito acquisterà popolarità anche se questo è strettamente legato alla popolarità dei siti ospitanti.
La landing page è una pagina web realizzata per accogliere i navigatori provenienti da un messaggio promozionale, spesso un’e-mail. E’ la “pagina di atterraggio” che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato un link apposito o una pubblicità, per esser collegato direttamente alla pagina che possa dare maggiori informazioni al contenuto che ha destato interesse, con la comodità di non doversi perdere nell’home page di quel sito e soprattutto senza dover perdere tempo.
I suoi vantaggi principali sono la velocità e il collegamento diretto, requisiti funzionali nel rispondere ai bisogni dell’utente di rete, ormai sempre più impaziente e non disposto a perdere troppi “secondi” preziosi del suo tempo. I contenuti della landing page, appositamente segmentati, mirano a interessare immediatamente il navigatore e spingerlo a compiere un’azione stabilita (call to action).
Un ultimo obiettivo di una landing page è fare in modo che quanti più navigatori (misurati come utenti unici) arrivino sulla pagina e si convertano in utenti registrati; l’indice di efficienza viene chiamato tasso di conversione (Conversion Rate, "CR").
La welcome page è la pagina web html che “dà il benvenuto” al navigatore che ha effettuato una ricerca attraverso determinate parole chiave in quanto interessato a trovare informazioni ben precise.
Questa pagina può diventare il trampolino di lancio di un sito: quasi sicuramente l’utente non conosce il tuo sito, ma può trovarlo e conoscerlo esplorando i motori di ricerca e se hai utilizzato delle keyword funzionali e ben ottimizzate, potrai farti conoscere facendo accedere l’utente dalla “porta secondaria” per poi collegarlo direttamente al tuo sito. La welcome page potrà essere nuovamente visibile all’interno del sito, in caso contrario sarà una “ghost page”, vale a dire di una pagina nascosta visibile solo sulla SERP.
Il banner è una delle forme pubblicitarie più diffuse su internet e consiste nell’inserire un annuncio su una pagina web. È concepito per attrarre un visitatore a un sito web commerciale proponendo un link alla pagina web dell’inserzionista. La funzione dei banner è la stessa dei classici sistemi di promozione: informare gli utenti dell’esistenza di un prodotto o di un servizio e proporre le motivazioni per le quali l’utente dovrebbe acquistare il prodotto, ma i banner si differenziano per il fatto che i risultati della campagna pubblicitaria sono consultabili in tempo reale e possono essere rivolti a un pubblico realmente interessato.
Il messaggio del banner è costituito da un’immagine (applicazioni multimediali sviluppate in Java o Flash) che spesso comprendono suoni o animazioni per attrarre un maggior numero di utenti. Il banner web viene mostrato quando la pagina che lo contiene viene aperta da un browser. Questo evento viene definito in gergo tecnico impression, mentre il click dell’utente sul banner, click through.
Molti banner si basano su sistemi a pagamento basati sul click-through rate. Quando l’azienda pubblicizzata rileva il numero di click effettuati sul banner, invia una somma di denaro all’ospitante. Questo è quindi il metodo col quale la maggior parte dei siti web si autofinanzia.
Il pay per click (PPC) è una modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online; l’inserzionista paga una tariffa unitaria in proporzione ai click (click-through rate), ovvero solo quando un utente clicca effettivamente sull’annuncio pubblicitario. I vantaggi di questa forma di pubblicità sono numerosi e permettono di ottimizzare al massimo gli investimenti.
Un esempio di pubblicità pay per click è rappresentato dal keyword advertising (pubblicità per parole chiave), cioè annunci sponsorizzati che compaiono a lato dei risultati “puri” dei motori di ricerca. Il principale offerente della PPC è Google con i programmi Google Adsense e Adwords.
L’e-mail marketing è un tipo di marketing diretto che usa la posta elettronica (e-mail, DEM, newsletter e mailing list) per comunicare al pubblico messaggi commerciali e/o informativi. Il principale obiettivo dell’e-mail marketing è portare a un livello più avanzato e consolidato il rapporto tra un’azienda e i suoi clienti, sia quelli potenziali che acquisiti. Da questa premessa, nasce la distinzione tra l’e-mail e la D.E.M. (Direct Email Marketing).
L’e-mail ha lo scopo di acquisire nuovi clienti, mentre la D.E.M. persegue l’obiettivo di fidelizzare quelli già acquisiti. Il tipo di comunicazione e l’approccio (formale/informale) cambiano, quindi, a seconda dell’obiettivo della comunicazione e in base al destinatario del messaggio. Entrambi i messaggi, comunque, perseguono lo stesso scopo: aumentare la visibilità del proprio sito web.
Tra gli strumenti dell’e-mail marketing vi sono anche le newsletter e le mailing list.
La newsletter èun messaggio promozionale o informativo relativo a un determinato argomento d’interesse per il destinatario. Viene inviata saltuariamente (di solito con frequenza mensile) a seguito di un’iscrizione a una lista o a un sito ben precisi. La newsletter è creata da un’azienda che invia messaggi verso la massa di iscritti, i quali possono inviare e-mail al solo mittente originario e non anche a tutti gli utenti iscritti, che restano vicendevolmente anonimi.
La mailing list è un sistema organizzato per la partecipazione di più persone in una discussione asincrona tramite e-mail. Il procedimento è come per le newsletter, tranne per un punto fondamentale che sottende il requisito della partecipazione e dello scambio di conoscenza.I destinatari delle mailing list possono infatti rispondere tramite e-mail al messaggio verso gli altri iscritti, aprendo un questo modo un forum di discussione su un determinato argomento.
Ecco i vantaggi che la tua azienda può ottenere dall’e-mail marketing:
Il termine Web 2.0 indica uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente; un’evoluzione che ha reso il web più collaborativo, partecipativo e dinamico. Il Web 2.0 è quindi il “nuovo web” rappresentato dall’insieme di tutte le applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente, come blog, forum di discussione, social network (Facebook, Myspace), wiki, mailing list, community.
Un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l’autore pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni riflessioni, considerazioni, immagini e video.
Il forum è una struttura informatica nella quale degli utenti discutono su vari argomenti. Un senso di comunità virtuale si sviluppa spesso intorno ai forum che hanno utenti abituali ed interessi comuni. I forum vengono utilizzati anche come strumenti di supporto online dall’aziende per mettere in comunicazione i propri clienti e permettere loro di reperire informazioni.
Una comunità online è un insieme di persone interessate ad un determinato argomento che corrispondono tra loro attraverso una Internet costituendo una rete sociale con caratteristiche peculiari. Infatti tale aggregazione non è necessariamente vincolata al luogo o paese di provenienza; essendo infatti questa una comunità online, chiunque può partecipare ovunque si trovi con un semplice accesso alle reti, lasciando messaggi su forum (bullettin board), partecipando a gruppi usenet (newsgroups o gruppi di discussione), o attraverso le chat room (chiacchierate in linea) e programmi di instant messaging (messaggistica istantanea) come MSN Messenger.
L’e-commerce è lo svolgimento di attività e transazioni commerciali mirate allo scambio di beni materiali e immateriali, effettuate mediante l’utilizzo di Internet.
Si possono distinguere diversi tipi di e-commerce a seconda delle relazioni tra l’impresa e uno specifico soggetto:
Una domanda che in molti si fanno e che rappresenta ancora uno scoglio al pieno sviluppo dell’e-commerce in Italia è: “È sicuro pagare online?”. La risposta è sì, o meglio: la percentuale di subire una frode online è la stessa di essere truffati dal negoziante sotto casa!
La modalità di pagamento viene effettuata attraverso pratiche sicure che garantiscono riservatezza delle informazioni personali e che quindi assicurano la bontà delle transazioni, grazie a sistemi basati su livelli di crittografia elevati. Uno di questi è il Transport Layer Security (SSL/TLS) che, combinato al normale http, permette di ottener un nuovo protocollo: l’HTTPS capace di garantire una sicura trasmissione delle informazioni e di prevenire intrusioni e falsificazioni dei messaggi da parte di terzi.
Come riconoscere un sito e-commerce sicuro? Lucchetto e https
La maggior parte dei browser contraddistingue con un lucchetto i siti protetti
Https è il sistema più usato, in quanto è supportato dalla maggior parte dei browser (es. Google Chrome, Mozilla Firefox, Internet Explorer, ecc.). Le pagine protette da questo protocollo sono facilmente riconoscibili, in quanto la scritta "https" precede l’indirizzo del sito protetto. Inoltre consente l’autenticazione dell’utente, procedura che avviene tramite la richiesta da parte del server di un’username al quale è associata una password (da cambiare periodicamente).
Le possibili truffe online
Con la diffusione dell’e-commerce si sono diffuse truffe sempre più insidiose che colpiscono principalmente gli acquirenti. I principali casi sono:
Le principali modalità di pagamento per effettuare transazioni online, sono: